
Sta per uscire la terza stagione di The Gilded Age, la serie storica che racconta l’America di fine Ottocento durante la sua famosa “età dell’oro”. In questo articolo scoprirai cosa si intende per Gilded Age, il suo significato storico, quali eventi reali sono alla base della narrazione e perché questa serie TV è imperdibile per chi ama i period drama e la storia.
Indice
Cos’è la Gilded Age: significato storico
La Gilded Age è un periodo della storia degli Stati Uniti compreso tra circa il 1870 e il 1900. Il termine significa letteralmente “Età dorata” (da gilded, “dorato in superficie”) e fu coniato in modo critico da Mark Twain e Charles Dudley Warner nel romanzo The Gilded Age: A Tale of Today (1873).
Il nome suggerisce qualcosa di splendente fuori, ma corrotto dentro. Questa definizione cattura perfettamente lo spirito del tempo: una fase di crescita economica e industriale senza precedenti, accompagnata da profonde disuguaglianze sociali, corruzione politica e sfruttamento del lavoro.
La Gilded Age si sviluppa dopo la Guerra Civile (1861-1865), in piena Seconda Rivoluzione Industriale. In questo periodo gli USA diventano una potenza industriale globale, trainati da:
- Sviluppo delle ferrovie
- Boom dell’acciaio, del carbone e del petrolio
- Espansione urbana
- Immigrazione di massa dall’Europa
Old Money vs New Money: una società divisa
Uno dei temi centrali della Gilded Age — e della serie TV — è il conflitto tra due grandi fazioni nella società americana:
1. Old money: l’aristocrazia newyorkese
Queste famiglie vantavano lignaggi antichi e vivevano secondo un codice sociale rigido, fatto di riservatezza, filantropia, arte e buone maniere. Amavano distinguersi dai nuovi ricchi e guardavano con sospetto ogni forma di ostentazione.
2. New money: i self-made men
Erano gli industriali emergenti, spesso nati poveri, diventati miliardari grazie a ferrovie, acciaio, elettricità. Avevano voglia di stupire, costruire palazzi enormi, organizzare feste memorabili. Volevano comprare status e legittimazione sociale, spesso copiando i costumi della nobiltà europea.

The Gilded Age serie tv
Lanciata nel 2022 da Julian Fellowes, creatore di Downton Abbey, The Gilded Age è una serie TV storica ambientata nella New York degli anni 1880. È prodotta da HBO e disponibile in Italia su Sky Atlantic e NOW TV. La terza stagione esce il 22 giugno 2025 negli USA, il 23 in Italia. Finale previsto l’11 agosto.
Trama e ambientazione
La trama ruota attorno a Marian Brook, una giovane donna proveniente dalla Pennsylvania che, rimasta orfana, si trasferisce a vivere con le zie Agnes e Ada a New York. Le sue zie appartengono alla vecchia élite conservatrice, ancorata alle rigide convenzioni sociali. Marian si trova però divisa tra due mondi: quello tradizionale delle sue zie e quello dei nuovi ricchi rappresentati dalla famiglia Russell, appena trasferitasi nella Fifth Avenue. I Russell, guidati dall’ambizioso magnate delle ferrovie George Russell e da sua moglie Bertha, vogliono a tutti i costi conquistare un posto nell’alta società.
Personaggi principali e Cast
Marian Brooke interpretata da Louisa Jacobson;
Agnes van Rhijn interpretata da Christine Baranski;
Ada Forte interpretata da Cynthia Nixon;
Bertha Russell interpretata da Carrie Coon;
George Russell interpretato da Morgan Spector;
Gladys Russell interpretata da Taissa Farmiga;
Larry Russell interpretato da Harry Richardson;
Oscar van Rhijn interpretato da Blake Ritson;
Peggy Scott interpretata da Denéè Benton.
La serie è tratta da una storia vera?
The Gilded Age è una fiction storica che si ispira a fatti, ambientazioni e persone reali, ma la trama e molti personaggi sono stati creati o adattati per rendere la narrazione più avvincente. Julian Fellowes ha dichiarato di aver preso ispirazione da figure realmente esistite, soprattutto per riflettere i conflitti sociali dell’epoca, ma senza mai scrivere biografie precise.
Personaggi ispirati a persone reali
Uno degli esempi più chiari è il personaggio di Bertha Russell, la nuova ricca arrivata a New York, che vuole a tutti i costi farsi accettare nell’élite. Bertha è ispirata a Alva Vanderbilt, una donna realmente vissuta che sposò uno dei magnati più ricchi d’America e divenne famosa per i suoi sontuosi balli e il suo potere nel mondo sociale. Alva Vanderbilt, infatti, era conosciuta per la sua determinazione a entrare nell’aristocrazia storica di New York e per il suo desiderio di affermazione pubblica. Un episodio emblematico è il suo celebre ballo del 1883, che segnò una vera e propria ascesa sociale, molto simile a quello che vediamo nella serie con Bertha.
Anche il marito di Bertha, George Russell, è chiaramente modellato su Cornelius Vanderbilt II, magnate delle ferrovie e uomo tra i più ricchi del Paese. Cornelius rappresentava la “nouvelle riche” che, grazie all’industria e al commercio, stava cambiando il volto dell’America e dominando l’economia e la società newyorchese.
La zia di Marian, Agnes Van Rhijn, è invece ispirata in modo più generale a Caroline Astor, conosciuta come “la signora Astor”, regina indiscussa dell’alta società dell’epoca. Caroline era custode delle regole non scritte dell’aristocrazia newyorchese e simbolo di un mondo che resisteva ai cambiamenti imposti dai nuovi ricchi.
Infine, un altro personaggio importante della serie è Peggy Scott, giovane donna afroamericana, colta e ambiziosa, che lavora come segretaria per Agnes Van Rhijn ma sogna di diventare una scrittrice. Peggy incarna lo spirito di donne come Ida B. Wells e Frances Ellen Watkins Harper, giornaliste, attiviste e scrittrici afroamericane che lottarono per i diritti civili e per dare voce alla loro comunità.
Dove è stata girata
La serie è un tripudio di location autentiche:
- Newport (Rhode Island): ville storiche come The Breakers, Marble House, Rosecliff
- Albany, Troy, Cohoes (New York): città perfettamente conservate
- Central Park e Dakota Building a Manhattan
Gli interni sono stati ricreati nei musei storici e con arredi d’epoca.

Perché guardare The Gilded Age se ami la storia
The Gilded Age non è solo fiction, ma una lezione di storia vivente. La serie intreccia sapientemente eventi realmente accaduti con trame inventate, permettendoti di scoprire dettagli autentici della trasformazione americana nel tardo Ottocento.
4 motivi per cui è imperdibile:
- Ricostruzione storica fedele: dai costumi ai dialoghi, fino ai riferimenti a eventi realmente accaduti come l’inaugurazione del Ponte di Brooklyn (1883) e l’introduzione dell’illuminazione elettrica pubblica a New York. Questi episodi storici sono mostrati in modo spettacolare nella serie.
- Temi attuali: la serie parla di femminismo, razzismo, disuguaglianza economica, potere delle lobby. Temi che restano centrali anche oggi.
- Costumi e ambientazioni spettacolari: Ogni episodio è una gioia per gli occhi: abiti, arredamenti, carrozze, balli, acconciature, tutto ricostruito con rigore filologico. Il lavoro sui costumi, curato da Ellen Mirojnick, è da manuale: centinaia di abiti su misura, ispirati alla moda del tempo.
- Una finestra sull’ascesa degli Stati Uniti: La Gilded Age segna la trasformazione dell’America in superpotenza economica e culturale. Capirla è capire il mondo moderno.
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Ti è piaciuto questo viaggio nell’età dell’oro americana? Hai già visto la serie? Chi preferisci tra Marian, Bertha o Peggy? Scrivilo nei commenti! Se ami anche tu le serie storiche, la letteratura dell’Ottocento, le monarchie e le grandi trasformazioni sociali, seguimi sui social 🙂
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