
Da anni sognavo di visitare Palermo e finalmente ci sono stata! Palermo è un concentrato di bellezza mediterranea, profumi di street food, meraviglie arabo-normanne e angoli inaspettati. Ecco, continua a leggere, tra poco ti mostrerò il mio itinerario per cosa vedere a Palermo in 3 giorni.
Indice
Alla scoperta di Palermo, tra arte storia e mare
Palermo è il capoluogo della Sicilia e una delle città più antiche e affascinanti del Mediterraneo. Situata sulla costa nord-occidentale dell’isola, vanta una storia millenaria che riflette il passaggio di numerose civiltà: Fenici, Greci, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni, Spagnoli. Ognuna ha lasciato un’impronta ben visibile nell’architettura, nell’arte e nelle tradizioni locali.
Con oltre un milione di abitanti nell’area metropolitana, Palermo è anche un importante centro culturale e turistico del Sud Italia, celebre per la sua vivace scena gastronomica, i mercati popolari, le sue piazze teatrali e le sue chiese maestose.
Non a caso, alcuni dei suoi monumenti, come la Cappella Palatina, la Cattedrale e i palazzi normanni, sono stati dichiarati Patrimonio UNESCO.
In questo articolo ti accompagno alla scoperta dei luoghi più significativi della città, con i monumenti da non perdere!
Cosa vedere a Palermo in 3 giorni
Giorno 1: il centro storico di Palermo
Sono partita al mattino presto con un volo da Milano Bergamo e, dopo circa un’ora e mezza, sono atterrata all’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo. Dall’aeroporto ho preso l’autobus diretto verso il centro città: comodo, frequente (circa ogni 35 minuti) e con capolinea proprio alla Stazione Centrale, dove avevo prenotato l’hotel (non lo citerò perché non mi sento di consigliarlo). Zaino in spalla, ho lasciato i bagagli e mi sono subito immersa nelle meraviglie del centro storico.
Chiesa del Gesù o Casa Professa
Prima tappa, una chiesa che è un vero e proprio gioiello del barocco siciliano. Una delle chiese più scenografiche di Palermo. Mi sento di dire la chiesa più bella che io abbia mai visto.
Appena varcata la soglia, si rimane senza fiato. La Chiesa del Gesù è un tripudio di stucchi bianchi e dorati, marmi policromi, affreschi e decorazioni scenografiche che raccontano episodi biblici e la gloria dei gesuiti. Ogni cappella è un’opera d’arte, ma merita particolare attenzione la Cappella di Sant’Ignazio, con il suo altare in marmo intarsiato.
La chiesa venne costruita alla fine del Cinquecento come sede principale dei Gesuiti a Palermo. Dopo l’espulsione dell’ordine nel Settecento, fu trasformata in caserma e gravemente danneggiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. È stata restaurata con grande attenzione e oggi rappresenta un simbolo della rinascita artistica e spirituale della città.
Orari di apertura e biglietti
La Chiesa del Gesù è aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle 9:30 alle 18:30, domenica e festivi dalle 10:30 alle 12:45 e dalle 18:00 alle 20:00(Orari soggetti a variazioni, verifica sempre il sito prima della tua visita)
L’ingresso alla sola chiesa costa 2 euro, se vuoi visitare anche il museo e la cripta il costo del biglietto è di 5 euro totale.
Se vuoi leggere l’approfondimento clicca qui: Chiesa del Gesù di Casa Professa a Palermo: guida completa

Piazza Pretoria, Fontana della Vergogna
Tra la Chiesa di Santa Caterina, San Giuseppe dei Teatini e il Palazzo delle Aquile, si apre Piazza Pretoria con la celebre Fontana Pretoria. Un capolavoro rinascimentale in marmo bianco, realizzata nel 1554 a Firenze dallo scultore Francesco Camilliani e trasportata a Palermo nel 1574. La fontana è composta da tre vasche concentriche collegate da scalinate, zampilli e statue allegoriche. Spiccano le statue delle divinità dell’Olimpo, dei fiumi, degli animali mitologici e le figure nude, che le valsero il soprannome popolare di “Fontana della Vergogna”.
Perché si chiama “Fontana della Vergogna”?
Secondo la tradizione popolare, quando la fontana fu installata davanti al convento delle suore di Santa Caterina, la nudità delle statue scandalizzò le religiose, che la soprannominarono con ironia “Fontana della Vergogna”. Ma c’è anche un’altra versione: il nome deriverebbe dalla “vergogna” dei cittadini per lo sfarzo della fontana, simbolo delle spese folli del Senato palermitano.

Quattro Canti
I Quattro Canti, ufficialmente Piazza Villena, sono l’incrocio monumentale più iconico di Palermo. Qui si incontrano via Maqueda e corso Vittorio Emanuele, formando una croce barocca perfetta nel cuore del centro storico. I quattro lati della piazza ottagonale sono decorati con facciate concave, ogni cantonata è una vera opera d’arte:
Tre ordini sovrapposti con statue e fontane
In alto: le sante patrone di Palermo (Cristina, Ninfa, Oliva e Agata), poi sostituite da Santa Rosalia
Al piano inferiore: le quattro stagioni
Al centro: i re spagnoli di Sicilia

Chiesa della Martorana
La Chiesa della Martorana, nota anche come Santa Maria dell’Ammiraglio, è un capolavoro assoluto del periodo bizantino-normanno. Situata accanto alla Chiesa di San Cataldo e affacciata su Piazza Bellini, è celebre per i suoi mosaici bizantini dorati, tra i più antichi e meglio conservati d’Italia. Risalgono al XII secolo, quando l’ammiraglio Giorgio di Antiochia fece costruire la chiesa al servizio del re normanno Ruggero II.

Cattedrale di Palermo
La Cattedrale di Palermo, dedicata a Maria Santissima Assunta, è il simbolo della città e una tappa imperdibile di ogni itinerario culturale. Imponente, scenografica e misteriosa, racconta oltre 800 anni di dominazioni e trasformazioni.
Costruita a partire dal 1185 dal vescovo Gualtiero Offamilio, sorge su una precedente moschea (a sua volta edificata su una basilica paleocristiana). La cattedrale è una vera sintesi visiva della storia siciliana, con elementi architettonici arabo-normanni, gotici, barocchi e neoclassici che convivono in un’armonia sorprendente.
Da non perdere:
- La facciata con torri merlate e portico trecentesco
- Il chiostro normanno (visitabile a parte)
- L’interno neoclassico, rinnovato nel ‘700, sobrio ma monumentale
- Le tombe reali: ospitano Federico II di Svevia, Ruggero II e altri sovrani normanni e svevi
- La cripta paleocristiana, il tesoro con la corona di Costanza d’Aragona e il foro meridiano solare
Orari di apertura e biglietti
La Cattedrale è aperta dal lunedì al sabato dalle ore 07.00 alle ore 19.00 e la domenica dalle 8.00 alle 19.00.
La prima area della chiesa è visitabile gratuitamente, il biglietto d’ingresso è per i tetti, la cripta, le tombe reali, il tesoro. Biglietto intero per vedere tutto 15 euro.

Teatro Massimo
Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele, noto semplicemente come Teatro Massimo, è il teatro lirico più grande d’Italia e il terzo più grande d’Europa, dopo l’Opéra di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Visitabile anche con tour guidato (biglietto 12 euro), è uno dei simboli di Palermo: location di film (Il Padrino III) e tappa obbligata per gli appassionati d’arte. L’acustica è una delle migliori al mondo.

Museo Archeologico Regionale Antonio Salinas
Se hai un po’ di tempo e ami la storia antica, non perdere il Museo Archeologico Regionale “Antonio Salinas”, uno dei più importanti d’Italia nel suo genere. Situato a due passi dal Teatro Massimo, ospita una straordinaria collezione di reperti fenici, greci e romani, tra cui spiccano le celebri metope dei templi di Selinunte, capolavori dell’arte greca arcaica. Perfetto per chi vuole immergersi nella Palermo più classica e archeologica.
Biglietto intero 8 euro.

Teatro Politeama Garibaldi
Situato al centro dell’omonima Piazza Politeama, il Teatro Politeama Garibaldi rappresenta una Palermo in piena trasformazione, desiderosa di cultura, spettacolo e apertura verso l’Europa. Con la sua imponente facciata semicircolare in stile neoclassico, sormontata da un’imponente quadriga bronzea (realizzata da Mario Rutelli), il Politeama è una delle prime immagini che accoglie i visitatori che arrivano dalla via Ruggero Settimo o da via Libertà. A differenza del più austero Teatro Massimo, il Politeama fu concepito come un teatro “per il popolo”, aperto a spettacoli di ogni tipo: opera lirica, prosa, concerti, feste pubbliche. Il nome stesso, “Politeama”, significa proprio “teatro per più arti”. L’interno, riccamente decorato, ospita oggi la sede dell’Orchestra Sinfonica Siciliana ed è considerato uno dei luoghi più importanti per la musica classica e contemporanea in Sicilia.

Cena alla Vucciria
Dopo una giornata intensa tra arte e storia, ho deciso di chiudere in bellezza con una cena nel quartiere della Vucciria. Non è solo un luogo: è un’atmosfera. Appena ci metti piede, ti travolge il vociare della gente, l’odore del pesce alla griglia, la musica che esce dai locali e si confonde con i clacson (e a Palermo li suonano in ogni momento!). Super spaghetti allo scoglio, un finale di giornata perfetto.
Giorno 2: Monreale, Mondello e la Palermo del mare
La seconda giornata è iniziata presto, direzione Monreale.
Per arrivarci, ci sono due opzioni: con i mezzi pubblici, prendendo il bus AMAT n° 109 dalla Stazione Centrale fino a Piazza Indipendenza, e da lì il bus 389 fino alla fermata “Albergo dei Poveri”.
Io, per comodità e per ottimizzare i tempi, ho scelto il taxi direttamente dalla stazione: 30 minuti di viaggio, costo 40 euro.
Duomo di Monreale
Il Duomo di Monreale è uno dei massimi capolavori dell’arte normanna in Europa. Dedicato a Santa Maria Nuova, questo magnifico complesso religioso è Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2015, nell’ambito dell’itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù. Entrando nella cattedrale, lo stupore è immediato: oltre 6.300 metri quadrati di mosaici dorati ricoprono pareti e absidi, raccontando storie dell’Antico e del Nuovo Testamento in stile bizantino, ma con dettagli siciliani. Il protagonista assoluto è il gigantesco Cristo Pantocratore, che domina l’abside centrale: una delle immagini più iconiche dell’arte medievale.
Orari di apertura e biglietti
Il Duomo è aperto tutti i giorni: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17 e la domenica dalle 14 alle 17. Biglietto d’ingresso 10 euro.


Spiaggia di Mondello
Da Monreale a Mondello ho deciso di prendere anche qui il taxi per arrivare più velocemente e godermi al meglio la giornata al sole (40 minuti di viaggio, costo 50 euro).
A soli 11 km dal centro di Palermo, la Spiaggia di Mondello è una delle mete balneari più amate della Sicilia. Con la sua sabbia bianca e fine, le acque cristalline e il suggestivo scenario tra il Monte Pellegrino e il Monte Gallo, rappresenta un perfetto connubio tra natura e relax. La spiaggia offre sia tratti liberi che stabilimenti balneari attrezzati ed è frequentata tantissimo dai giovani.

Piazza Marina e Giardino Garibaldi
Pomeriggio tardi sono tornata a Palermo, zona lungo mare.
Nel cuore del quartiere Kalsa, Piazza Marina è famosa per il suo verde lussureggiante, grazie al grande Giardino Garibaldi: ricco di piante secolari e imponenti ficus, alcuni dei quali sono tra i più grandi d’Europa. È il posto ideale per una passeggiata o per una sosta all’ombra.

Palazzo Chiaramonte-Steri
Situato in Piazza Marina, il Palazzo Chiaramonte-Steri ospita una delle mostre più intriganti di Palermo: il Museo dell’Inquisizione, che esplora le pratiche dell’Inquisizione spagnola in Sicilia. Qui potrai scoprire storie legate a torture e giustizie sommari, con pannelli informativi, ricostruzioni e oggetti originali dell’epoca. Una delle attrazioni più affascinanti di Palazzo Steri sono le celle dell’Inquisizione, dove, nel periodo della dominazione spagnola, venivano detenuti i prigionieri accusati di eresia. Le pareti di queste celle sono decorati con graffiti e scritte lasciate dai prigionieri. La Sala Magna, invece, è una delle stanze più imponenti, famosa per il suo soffitto decorato e gli affreschi che rievocano la storia della famiglia Chiaramonte.
Murales di Falcone e Borsellino
In Via Mura della Lupa alza lo sguardo e ammira uno dei murales più significativi dedicati ai magistrati simbolo della lotta alla mafia: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Questi murales rappresentano non solo un omaggio a due figure che hanno sacrificato la loro vita per la giustizia, ma anche un forte messaggio di memoria e resistenza contro la criminalità organizzata.

Foro Italico e Porticciolo di Sant’Erasmo
Situati lungo la costa nord di Palermo, questi luoghi offrono uno spazio perfetto per una passeggiata a piedi o in bicicletta.
Il Foro Italico è una grande area verde che si estende lungo il mare, tra la Porta Felice e il Porticciolo di Sant’Erasmo. Con i suoi ampi prati e gli alberi secolari, questo parco offre una vista panoramica splendida sulla Cala di Palermo e sul golfo.
Il Porticciolo di Sant’Erasmo è situato alla fine del Foro Italico. Questo piccolo porto una volta serviva come punto di attracco per le imbarcazioni dei pescatori.
Villa Giulia e Fontana del Genio
Villa Giulia è uno dei giardini pubblici più antichi e belli di Palermo, progettata nel 1786 dal celebre architetto Giovanni Battista Filippo Basile per volere del re Ferdinando III di Borbone. La villa è un esempio perfetto di giardino all’italiana, con il suo layout simmetrico, viali alberati, fontane, e laghetti che creano un’atmosfera di serenità e tranquillità.
La Fontana del Genio, situata all’ingresso di Villa Giulia, è una delle fontane più emblematiche di Palermo. Realizzata nel 1555 dallo scultore Giovanni Angelo Montorsoli, questa fontana rappresenta il genio della città di Palermo, simbolo di forza, prosperità e intelligenza. La figura del Genio, con il suo volto umano e il corpo di un drago, è uno dei motivi più riconoscibili di Palermo.

Giorno 3: Palermo normanna, mercati e dolci
Ultima mezza giornata per visitare la città di Palermo.
Chiesa di San Giovanni degli Eremiti
Fondata dal Re Ruggero II di Sicilia nel 1132, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti originariamente faceva parte di un monastero benedettino. La caratteristica più nota della chiesa sono le sue cinque cupole rosse, che richiamano immediatamente lo stile tipico delle moschee nordafricane e arabe, ma che, in un contesto cristiano, sono un simbolo della fusione delle due culture.

Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina
Il Palazzo dei Normanni, noto anche come Palazzo Reale, è la residenza reale più antica d’Europa. Costruito dai Normanni nel XII secolo sopra una precedente fortezza araba, il palazzo è oggi sede dell’Assemblea Regionale Siciliana (Parlamento siciliano). Al suo interno si trova la straordinaria Cappella Palatina, una chiesa che rappresenta uno dei massimi esempi di arte arabo-normanna. La Cappella Palatina è celebre per i suoi mosaici bizantini, che ricoprono interamente le pareti e il soffitto, e per il soffitto ligneo intagliato in stile arabo. Al centro della navata principale si trova il Cristo Pantocratore, circondato da scene bibliche che testimoniano la fusione delle tradizioni cristiana, araba e bizantina. Ahimè, io l’ho trovata in restauro quindi ho potuto vedere solo una parte della cappella.
Orari di apertura e biglietti
Il Palazzo è aperto dalle 8:30 alle 16:30, mentre la domenica e festivi è aperto solo la mattina fino alle 12.30. Il biglietto intero per visitare la Cappella Palatina, gli Appartamenti reali e i Giardini reali costa 19 euro. Se vuoi evitare la coda acquistalo online.


Parco d’Orleans
Subito fuori il palazzo dei Normanni c’è un parco urbano gratuito con pappagalli esotici, pavoni, fenicotteri rosa, cicogne, pellicani… Oltre agli uccelli, è possibile osservare altri animali come daini, pesci e tartarughe. Il parco è stato recentemente rinnovato per migliorare le condizioni degli animali e delle strutture.

Mercato di Ballarò
Il Mercato di Ballarò è il più antico e vibrante mercato di Palermo, situato nel cuore del quartiere Albergheria. Ballarò è un mercato prevalentemente alimentare, dove è possibile trovare una vasta gamma di prodotti freschi: frutta, verdura, pesce, carne, spezie e formaggi. Le bancarelle sono affiancate da venditori che, con le loro caratteristiche “abbannìate” (richiami vocali), animano le strade e creano un’atmosfera unica.
Il mercato è anche il luogo ideale per assaporare il famoso street food palermitano. Tra le specialità da non perdere:
- Pane con la milza (pani câ meusa)
- Panelle (frittelle di farina di ceci)
- Crocchè o cazzilli (crocchette di patate)
- Sfincione (focaccia con pomodoro, cipolla e acciughe)
- Polpo bollito
Chiesa e Dolceria di Santa Caterina
Sono tornata in zona Pretoria per visitare un’altra chiesa barocca. La chiesa, costruita tra il 1566 e il 1596, è riccamente decorata con marmi policromi, stucchi e affreschi settecenteschi (è simile alla chiesa del Gesù ma molto più piccola).
Subito fuori la chiesa si può andare nel chiostro e lì c’è la dolceria del convento che è uno scrigno di delizie. Dicono sia la migliore di Palermo. Cassate, cannoli, biscotti di mandorla preparati secondo le antiche ricette delle monache. Un peccato… non entrare!


Il mio itinerario su cosa vedere a Palermo in 3 giorni si è concluso ma continua a leggere per alcuni consigli e per avere una mappa super comoda per lo smartphone!
Consigli finali per visitare Palermo
- Muoversi in città: a piedi nel centro, oppure con bus o taxi per le tratte più lunghe.
- Molti monumenti, come la Cattedrale o i musei, aprono presto e sono molto più godibili la mattina, con poca gente e temperature più fresche (soprattutto in primavera e estate). Inoltre, puoi sfruttare meglio la luce per foto spettacolari!
- Dove mangiare: Palermo è la capitale italiana dello street food: pane e panelle, arancine, sfincione, ma anche dolci strepitosi come i cannoli e la cassata. Prova almeno una volta anche i mercati popolari (come Ballarò o la Vucciria) per mangiare come un locale. Cerca anche le trattorie storiche (evita quelle troppo turistiche).
- Dove dormire: consiglio di scegliere un hotel o un b&b nei pressi della Stazione Centrale o del Teatro Massimo, comodi per muoversi.
- Anche a primavera il sole siciliano picchia: cappello, occhiali e crema solare non sono mai troppi, soprattutto se visiti Mondello o resti molto all’aperto.
***
Ecco la mappa completa realizzata con Google my maps: Cosa vedere a Palermo in 3 giorni
Per foto, video e altre curiosità seguimi sui vari social 🙂
A presto!